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MATE ha recentemente ampliato il proprio parco macchine per far fronte alla crescente richiesta di test di ricarica rapida delle batterie al litio. Un’esigenza particolarmente pressante, soprattutto da parte dei principali player automotive.

Grazie a questa integrazione, MATE è in grado di valutare il comportamento dei sistemi d’accumulo elettrochimici sottoposti a carica rapida e gli effetti da questa prodotti su:

  1. la capacità di eseguire profili di lavoro che includono fasi di carica rapida, senza incorrere nei limiti elettrici e termici;
  2. la vita del sistema d’accumulo.

Uno dei fattori considerati per la definizione di carica rapida è la potenza: secondo la Direttiva del parlamento Europeo e del Consiglio sullo sviluppo dell’infrastruttura per combustibili  alternativi, è “rapida” la carica per veicoli a motore eseguita con una potenza superiore a 22 kW. Sono esclusi da questa direttiva autobus e automezzi pesanti.

A livello di tempi, la ricarica è “rapida” se di durata pari o inferiore ad un’ora, “ultrarapida” se di durata pari o inferiore a venti minuti.

Grazie alle recenti evoluzioni tecnologiche, la carica rapida – associata in modo corretto al sistema batterie – può diventare un ottimo strumento per ridurre il problema della scarsa autonomia dei veicoli elettrici ed è un valido strumento di ausilio per l’elettromobilità, soprattutto con riferimento al trasporto pubblico locale.